Sparatoria a Macerata

Non si può notare il collegamento a Macerata della sparatoria contro le persone di colore dello straziante omicidio della ragazza romana racchiusa in due valige da parte di un indagato nigeriano.  Sembra la trama di un film del Far West in cui un cavaliere si fa giustizia da se, o del K.K.K.  ove le pistole ieri come oggi negli USA sono in libera vendita. In Italia occorre avere il porto d’arme e se il giovane non psicologicamente a posto , si apprende che fosse in cura,  perché continuava a detenere  un’arma ? Preoccupa che avesse sulle spalle il tricolore, si fosse stato fatto arrestare  davanti al monumento dei caduti avesse fatto il saluto romano, come fa ad avere tanta nostalgia un giovane di 28 anni se non fosse stato indottrinato da altre persone appartenenti a movimenti di estrema destra come casa pound che anche loro non hanno conosciuto   lo sciagurato il regime fascista. Tra cui T.U.L.P.S.  R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) ideato dal prefetto Arturo Bocchini,  rimasto in vigore con il casellario politico fino al 2 giugno 1966, in pieno contrasto dell’art. 3 della Costituzione.

Autore: wp_1401834

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