G7 meno uno
Trump last in first out: Ultimo ad entrare primo ad uscire. Questa è la sintesi del G7. Dato che Trump ha ritirato la firma per delle parole non gradite rilasciate dal presidente del Canada, il meeting si è chiuso con un disaccordo.
La proposta di Trump di far rientrare la Russia nel G7, dopo l’annessione da parte di questa della Crimea, ha avuto come risposta di Putin gli accordi con la Cina compreso l’Iran.
La Cina produce da sola più della metà dei prodotti commercializzati in sede mondiale. Dagli anni 2001 in poi, la Cina è entrata a far parte del WTO e potendo realizzare i suoi prodotti con l’utilizzo di carbone fossile e dei lavoratori senza il riconoscimento dei diritti sindacali, così ha avuto buon gioco per invadere commercialmente il mondo grazie al WTO, trattato solo per regolare il commercio e non le modalità delle produzioni. Questi accordi e del WTO sono stati voluti dalle multinazionali e dalle imprese con brevetti di utilizzo perfino dei medicinali. La Cina ed ancora l’India in quegli anni hanno avuto una crescita del PIL annuale a due cifre. La Cina in dieci anni con la capitalizzazione realizzata ha investito su innovazioni tecnologiche ed oggi la concorrenza dei suoi prodotti avviene senza più lo sfruttamento dei lavoratori e si è pure dichiarata favorevole agli accordi di Parigi 2015 sulla riduzione della CO2.
Quindi quello che non ha funzionato è stato il WTO che per i suoi aggiornamenti ha dovuto riunirsi in maniera permanente dal 2001 a Doha per evitare le montanti contestazioni.
Al WTO ed alle multinazionali sono da far risalire la principali cause della povertà delle popolazioni africane con brevetti e l’utilizzo di sementi in agricoltura non riproducibili coltivati in forme estensive in territori aventi un clima annuale favorevole a più raccolti.