Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia.

Ernesto Razzi, in occasione della visita di Benito Mussolini a Colle Val d’Elsa nel 1921, venne presentato come il migliore alunno dalla sua maestra. Ernesto frequentava la terza elementare e per lui come per tutti i bambini delle famiglie contadine legate ai poderi con il contratto di mezzadria, con la terza elementare la scuola era finita. A questo bambino tanto promettente fu negato un futuro di letterato, che avrebbe potuto raggiungere con il proseguimento degli studi, anziché divenire cantore in ottava rima con la istruzioni ricevute dal reverendo Del Balio di Montepulciano per realizzare il Bruscello.

Durante il regime fascista al compimento degli otto anni cominciava il lavoro nel podere, all’infanzia contadina, a meno che non andasse in seminario,  era negato di compiere il completamento dell’istruzione elementare.

Oggi, una notizia triste riporta alla ribalta un’altra situazione di diritti negati all’infanzia che si imbarca in Libia sui gommoni ed è salvata dalla nave Acquarius, facente parte delle ong del volontariato – si invita a leggere le considerazioni circa le ong del Prof. Andrea Segrè -, per salvare queste persone in fuga da guerre e carestie. Intanto la nave Acquarius assieme a due navi della marina italiana si trova in rotta verso la Spagna. Si ricorda che fra le 629 persone ci sono 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.

La politica europea è chiamata a collaborare per l’accoglienza, in primis per minori non accompagnati e bambini e prima ancora anche con interventi appropriati con sostegno a distanza a questi nei loro paesi di origine.

Autore: wp_1401834

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