Giornata della donna 8 marzo.

Oltre la storia e la notizia dello sciopero delle donne, la festa della donna porta di attualità il decreto legge sul codice rosso.

Per le minacce alle persone – art. 612 c.p. – devono essere esperite indagini a querela della persona offesa. Mentre la minaccia contro la proprietà – art. 634 c.p. – è reato perseguibile di ufficio. Questi articoli sono retaggio del codice Rocco. Così dovevano rimanere impunite le bastonature dei fascisti contro i loro avversari politici; mentre la proprietà degli agrari era difesa senza denuncia.

Oggi non sono più i fascisti a minacciare ma da tempo si è installata la mafia che delle minacce fa il suo modo di agire per assoggettare le persone ai suoi voleri.

Quindi si richiede che il codice rosso sia attuato anche per le minacce da parte della mafia.

A quanto mi è dato di comprendere sia le donne spaventate sia le persone minacciate dalla mafia dovranno sempre esporre denuncia alle autorità. Capovolgendo le cose l’art. 612 con il suo iter potrebbe essere utilizzato per la proprietà mentre i contenuti dell’art. 634 andrebbero applicati alle persone. Solo così si eliminerebbe una legge fascista che privilegia le cose nei confronti delle persone

Autore: wp_1401834

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