Sul Boeing 737 max caduto in Somalia c’erano 157 viaggiatori di cui 8 italiani, tutte persone dedicate al volontariato o responsabili di ONG per aiuti concreti in Africa. Una perdita di persone dedicate agli altri insostituibili.
Sono state raccolte le scatole nere e dalla loro analisi si potrà conoscere la modalità della caduta. Tuttavia sono stati intervistati piloti ed esperti che hanno espresso perplessità sul software utilizzato. Il 737 è l’areo più venduto al mondo in tutti i tempi. Sembra che l’ultimo abbia un consumo ridotto inferiore del 20% al precedente e trasporti 204 passeggeri. Le richieste di acquisto possono aver abbreviato le prove e sarebbe interessate conoscere i tempi dedicati ai test sui prototipi di questi 737 max 8. Sembra che la messa a punto del software del computer non abbia ben funzionato con l’hardware dell’aereo e non sia stato possibile un intervento del pilota per apportare modifiche alla rotta.
In ottobre 2018 un altro Boeing 737 max è caduto in Indonesia: è la conferma delle stesse circostanze tecniche di quelle avvenute in Somalia? Tutto questo preoccupa ed inquieta.
Sono notizie se verificate sono sconcertanti perché tutto questo è avvenuto nuovamente con passeggeri a bordo.
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