Io sto con TNT Village e mi spiego.

Intanto occorre conoscere come funzionano le biblioteche con libri donati dagli autori
Anche l’iniziativa #ioleggo perché prende sempre più piede.
Ora ci chiediamo quale differenza c’è tra prendere a prestito un libro scritto sulla carta e prendere a prestito un libro on line scaricandolo sul proprio smartphone?
D’altra parte sono gli autori a fornire la loro opera gratuitamente e l’editore ha avuto un anno per riprendersi gli investimenti ed i profitti? Poi ci sono le opere salvaguardate dal diritto di autore che scade dopo 50 anni.
I Promessi Sposi e Pinocchio si possono leggere più di una volta e è possibile accedervi quando una persona si muove sia in bus sia a piedi appunto con lo smartphone.
La cultura dovrebbe avere accesso allo stadio liquido senza barriere, in opposizione alla sua evoluzione per pochi, al tempo degli amanuensi, diffusasi successivemente con la invenzione della stampa a metà del 1500 da parte di Gutemberg. Ma a quel tempo forse solamente il 2% della popolazione sapeva scrivere e una pari percentuale era in grado di leggere. Tanto è vero che nel medioevo la comunicazione la facevano i dipinti, soprattutto gli affreschi nelle chiese.
Ma l’ultima evoluzione di pochi anni fa è la stampa che da analogica è passata a digitale. Fine della carta e degli inchiostri delle rotative per i giornali. Sono i pixel che hanno portato a questa rivoluzione.
Quindi la biblioteca di TNT Village con il suo ideatore, uomo libero fra i liberi, deve rimanere tale e continuare nella legalità la sua preziosa iniziativa per la diffusione della cultura con lo strumento dei pixel.
Salvate TNT Village
Questo mio post è stato inviato alla redazione@articolo21.info e al parlamentare Giuseppe Giulietti perché si interessi al caso.