Primo Maggio festa del Lavoro che non c’è.

Primo Maggio festa del Lavoro

Primo Maggio festa del lavoro: E’ proprio il lavoro che ha fatto festa per non essere presente per i lavoratori. Le cifre impietose dall’ISTAT:

Come si può guardare il solito bicchiere mezzo pieno per le cifre dell’ISTAT concernenti il primo trimestre 2019, il tasso d’occupazione sale al 58,9% ovvero su 100 persone ne lavorano 58 e 42 sono senza lavoro, mentre fra i giovani di età 15-24 anni senza lavoro sono il 30,2%,  ovvero fra 100 giovani 70 lavorano e 30 sono senza lavoro.

Per il lavoro che c’è, però, ci sono gli incidenti sul lavoro intollerabili afferma il presidente della Repubblica.

A parte i riders, fattorini consegne pasti ed altro a domicilio con biciclette ancora senza contratto, sono senza alcun diritto anche i lavoratori che hanno contratti a tempo determinato. I contratti dei lavoratori precari voluti dal jobs act di Renzi non assegnano la possibilità a tali lavoratori di accedere al credito bancario. Quindi programmarsi un futuro. Questa insicurezza di una persona s’inserisce nel contesto economico e così l’economia non decolla.  L’Italia produce per l’estero, sono i consumi che non fanno crescere il PIL. Come possono anche gli imprenditori lanciare sul mercato nuovi prodotti se non ci sono gli acquirenti? Gli acquirenti non ci sono perché o non hanno lavoro o, a quelli che lo hanno, il salario non consente di espandere gli acquisti. E’ utile ricordare che Henry Ford dopo avere assemblato in un garage le prime auto Ford, quando qualche anno dopo introdusse la catena di montaggio per avere acquirenti delle auto prodotte raddoppiò il salario in modo che i suoi dipendenti potessero comprare una sua auto di qualsiasi colore purché fosse nera.

Chi ha capitali non investe più alla maniera di un imprenditore? La risposta si ritrova nell’attività finanziaria di compravendita titoli affidata ad algoritmi con tanto di sistema per minimizzare i rischi che sarebbero elevati in un’attività economica produttiva. Così non si utilizzano nemmeno più gli impiegati, oltre che gli operai. I servizi sono gestiti da cooperative fasulle, i cui soci non si sono mai riuniti a nominare i loro amministratori, questi sono scritti direttamente sui libri amministrativi in ufficio da professionisti compiacenti.

Autore: wp_1401834

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