La giornata del 5 febbraio 2021 ricorda lo spreco alimentare che seguo con estremo interesse da quando il prof. Andrea Segre si interessò alla soluzione del problema. Oggi grazie a questa iniziativa prodotti alimentari in scadenza anziché finire nelle immondizie forniscono alimentazione ai sempre più numerosi italiani che ricorrono alle associazioni caritatevoli per sopravvivere.
Spreco zero è il sito che intendo condividere perché ricordo quale discendente da famiglia contadina a contratto di mezzadria in base al quale se erano allevati dei maiali destinati alla vendita con il ricavato al 50% uno di questi era riservato per essere macellato per alimentare la famiglia contadina del periodo fascista i cui componenti erano mediamente non meno di venti persone Proviamo a fare un calcolo es kg. 100 : 20 = 5 kg di carne magra e grassa per un anno a ciascun componente la famiglia.
Da qui il detto del maiale non si butta via niente.
Prendo l’occasione per focalizzare l’utilizzo della plastica senza spreco con conseguenze irreversibili come le isole numerose ed estese isole di plastica. Per meglio comprendere la situazione attuale e farsi consapevoli che occorre in ogni modo arrestare questo’ accumulo di rifiuti plastici.
Massima importanza è o meglio sarà l’atteggiamento di ognuno di noi nella scelta degli acquisti quotidiani a cominciare dagli acquisti di noi consumatori.

Tuttavia anche la politica in questa situazione potrebbe fare un’azione determinante, nel senso di poter a cominciare con l’IVA a privilegiare gli asporti alla spina ovvero senza imballaggi, oggi limitati a negozi di nicchia.

E mia idea di formare un gruppo su Facebook per sensibilizzare la O. P. e di conseguenza la politica alle soluzioni per ridurre la plastica.
Si invitano le persone ad iscriversi al gruppo free plastic senza plastica su Facebook