Era il 1959 quando ebbi il mio primo lavoro: operaio ai tabacchi per 3 mesi. Si trattò di seguire un ispettore alla lavorazione dei tabacchi in relazione alla coltivazione. Il controllo consisteva nella distanza di trapianto fra una piantina e l’altra che non fosse inferiore a 90 cm. Ricordo come una azienda agricola nel come Poggibonsi ci avesse illustrato come fosse in costruzione un enorme invaso per raccogliere l’acqua piovana. La proprietà dell’azienda era di allora dell’ industriale pratese R.B. del quale ricordo che avesse fabbricato prodotti per tingere i tessuti. L’azienda agricola in passato era stata di proprietà dei conti di Torino, io ero stato ospitato a pernottare in un letto a baldacchino in una camera le cui pareti e soffitto erano affrescati. Il fattore ci illustro’ delle coltivazioni che sarebbero state irrigate e la produzione che sarebbe stata incentivata. L’invaso appena tracciato non fu terminato perché ricevuto il prestito all’1% a 50 anni appena ricevuta la cifra questa non venne investita in agricoltura nella costruzione dell’invaso ma portata in attività industriali i cui prestiti erano di molto superiori. Così la fattoria di Pietrafitta produttrice di un celebre vino aveva il paradosso dei controlli sulla distanza di trapianto ma non vi erano nello stornare i finanziamenti. La domanda perché nessun controllo sulla fasi della costruzione dell’invaso in relazione alle fasi del finanziamento? lo ricordo al prof. Cottarelli che ebbe a ricordare come la corruzione fosse una causa del mancato sviluppo ieri sera nel programma in onda alla TV la 7.