Governi per la decisione di non decidere

Ora il goveno italiano ha raggiunto il limite per la mancata decisione a livello politico, affidandosi ad una sentenza esecutiva dopo i tre gradi di giudizio della magistratura . Lo descrive bene in suo articolo Antonio Polito.

Il governo si trova nella condizione di convenuto per l’azione intrapresa da Mittal per aver tolto lo scudo penale, anche se, essendo la responsabilità personale e non pregressa. Probabilmente è ritenuta utile se per il risanamento si vanno a rimuovere di fatto situazioni pregresse e richieste da essere messe a norma dalla magistratura. Riferimento chiaro al forno numero due.

Rimane il fatto di dover concordare con Polito riguardo alla politica di voler rimandare le decisioni alla Magistratura. La ex Ilva è già giunta al capolinea se si spengono gli altiforni. Non vi è altra alternativa per eliminare la chiusura di venire incontro alle condizioni della Mittal con la quale a torto o a ragione esiste un contratto che non può essere variato solo dalla parte governativa. La decisione di non decidere si ha sia per utilizzare il capo del governo come avvocato, come già detto da convenuto, o per incaricare l’avvocato a capo del governo per seguire l’azione presentata al tribunale di Milano dai commissari tuttora in carica.

Tutti i partiti cercano i voti al centro: Quelli dell’uomo medio

Quando penso ai consensi dei populisti per Di Maio, Salvini, Meloni ed ora ci pensa anche Renzi a prendere i consensi al centro. Così a maggior ragione non credete che provengano dall’uomo medio. Come la pensava Pasolini ?

Un Matteo tira l’altro Matteo. Uomini soli al comando.

Un Matteo tira l’altro Matteo.
Matteo Salvini ha staccato la spina al primo governo Conte. Nell’ambito di quel governo, ogni giorno spingeva per la flat tax e l’autonomia regionale, grazie ai risultati alle elezioni europee nelle quali aveva raggiunto il 34% dei consensi, sovvertendo i consensi popolari della precedente consultazione elettorale perché il m5s era sceso dal 33 al 20%.

Considerato questo fatto l’8 agosto 2019 Matteo Salvini mette in minoranza il goveno per andare alle elezioni ed accreditarsi al governo come uomo solo al comando.
Però non ricordava quanto Machiavelli aveva insegnato grazie al principio: ” il fine giustifica i mezzi” .

Di questo se ne è appropriato l’altro Matteo Renzi che con mossa spregiudicata ha preso accordi con Di Maio suo competitore politico che al motto di ” onestà, onestà” gli aveva tolto buona parte dei consensi del 40% ottenuti alle elezioni europee, in virtù delle quali Matteo Renzi ottenne sia la segreteria del PD sia la poltrona di capo del governo. Il referendum costituzionale per abolire il senato fu perso da Matteo Renzi non tanto perché non fosse una riforma errata, quanto perché Renzi, in qualità di uomo solo al comando, la riforma job acts docet, avrebbe avuto mano libera per intraprendere altre riforme impopolari.
Renzi con il m5s è riuscito a coinvolgere il PD dal quale è poco dopo uscito fondando un nuovo partito ” Italia viva”. Il fatto che non lo avesse fatto scaturire dal meeting della Leopolda, che si sarebbe tenuto la prossima settimana, dimostra che non ha abbandonato di essere un uomo solo al comando. Alla Leopolda ha lasciato il compito di avanzare idee e proposte, già peraltro da lui stesso anticipate, quale di richiedere al governo il ripensamento su quota 100, adducendo che la spesa di 20 miliardi sarebbe spalmata solo su 100.000 persone già peraltro prossime alla pensione e invocando più soldi alle famiglie.
Il primo Matteo Salvini intanto è succeduto a Berlusconi alla guida del centro destra, rinunciando al momento di essere l’uomo solo al comando.
Nel frattempo è stata approvata la legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. Dovrà essere ridisegnata la legge elettorale per ripartire i seggi. A questo punto resta ancora da approvare la vera e propria legge elettorale con oggi il PD e gli altri partiti di sinistra a favore della proporzionale, mentre le destre sono per dare un premio alle coalizioni, ovvero favorevoli al maggioritario.
Non faccio alcun collegamento perché quanto sopra sono delle mie considerazioni personali.

Flat tax e autonomie regionali. Salvini ha sfiduciato il governo l’otto agosto

Il giorno 8 agosto il ministro Salvini staccò la spina al 2 basata esclusivamente sulla sicurezza dalla immigrazione, alla quale l’Europa tutta non si era mai interessata, e alla ripartizione degli immigrati aveva portato al raddoppio dei voti conseguiti alle elezioni politiche. Il M5s viceversa aveva perduto, ovvero dimezzati i consensi ottenuti alle politiche. Il ministro Salvini forte del risultato elettorale forza il governo Conte con la flat tax e le autonomie regionali, richieste che Salvini si era accorto di non poter ottenere. Così si sgancia certo di andare alle elezioni. Il giorno 11 agosto pubblicai questa riflessione: al debito pubblico può essere applicato il sovranismo ?

Per ogni finanziaria italiana occorre sempre mettere in conto 80 miliardi per rimborsare gli interessi sul debito pubblico. Tale cifra non è mai esatta perché può oscillare in più o in meno di circa 10 miliardi in relazione allo spread con il quale giocano gli investitori finanziari. Questo spread era salito a 290 punti quando Salvini e lo stesso Di Maio volevano forzare con l’Europa il rapporto fra il debito pubblico ed il pil.

Per primo il parlamentare Armando Siri, ideatore della flat tax e rivelatosi vero esperto in mutui con scarsa garanzie. Per secondi gli altri economisti quali Borghi e Bagnai perché non hanno battuto la strada del sovranismo del debito pubblico italiano sottraendolo dalle grinfie della speculazione finanziaria?

Salvini ha stravinto in Italia le elezioni europee.

Salvini ha stravinto alle elezioni europee, ribaltando i consensi delle elezioni 4 marzo 2018, perché la posizione del 34%, avuta del m5s, ora è quella di Salvini mentre il m5s scende al 17%, ovvero alla posizione della Lega al momento di sottoscrivere il contratto di governo. Adesso il Contratto è come quello fra padrone e contadino; infatti, Salvini ha dato il tempo di trenta giorni per realizzare provvedimenti TAV, flat tax, autonomie regionali, sblocco cantieri.

In attesa della lettera d’infrazione per debito pubblico eccessivo da parte dell’UE Salvini si mette in contrasto con questa per allargare l’aumento del debito; stante le recenti elezioni, non avrà nell’UE una maggioranza che gli approverà “l’annacquamento del capitale europeo”, cosa che avviene nelle fusioni aziendali quando nella compagine c’è un’azienda che apporta rilevanti debiti.

Def del governo aprile 2019

La situazione del def (documento Economia Finanza): Confermata nel def la tassa piatta 15 20% dell’irpef, per il costo di 12.000 miliardi. Inizialmente solo sui redditi fino a 50000€ annui lordi. Il ministro Salvini ha parlato chiaro, è a favore di commercianti, artigiani, professionisti attività ove si concentra l’evasione dell’Iva. Secondo il mio parere pagare tutti e pagare meno rimane uno slogan elettorale perché i controlli sui pagamenti Iva in forma digitale con le verifiche riservate all’agenzia delle entrate non trovano in pratica il riscontro dell’effettivo pagamento non realizzabile con la mancata tracciabilità dei pagamenti, non accertabile col denaro in contanti. Rimangono da trovare 23.000 miliardi per la clausola di frenare l’aumento dell’‘Iva.  In tutto 25.000 miliardi.

Pensionati, ricorso Corte Giustizia europea contro prelievo finanziaria 2019

Sono i pensionati, che già contribuiscono con la trattenuta irpef e non solo, ad essere nuovamente scippati con la legge finanziaria 2019. Si invita ciascuno a rifarsi il calcolo in modo da convincersi della iniquità a nuovamente partecipare alla manovra finanziaria con il taglio all’adeguamento al costo della vita della propria pensione.

Il prelievo forzoso ai pensionati nella finanziaria va a coprire lo scempio di notevoli riduzioni fiscali apportate con la flat tax per coloro che percepiscono redditi di 65.000€ e quindi due volte superiori ai pensionati ai quali è stato negato l’adeguamento della pensione all’inflazione.

La Corte di giustizia europea ha precedentemente dichiarato irricevibile il ricorso contro il decreto Poletti motivandolo con la ragione sociale di sostenimento alle pensioni future.

Il blocco imposto dalla recente finanziaria non ha nessun carattere di salvaguardia a favore dei pensionati futuri e si rivela una manovra iniqua a fronte di un’evasione solo di Iva certificata nel 2016 dalla Comunita Europea in 36.000 miliardi di Euro, e proprio in forza di questa evasione il totale delle altre imposte per redditi non dichiarati oscilla fra 110.000 e 120.000 miliardi.

Tutto ciò premesso spero che sia sorta la convinzione di reagire a questa categoria che non ha patronati sindacali e modalità di opporsi a questi soprusi, partecipando con la convinzione dei fatti al ricorso alla Corte di Giustizia europea che una volta accolto dovrà essere seguito da un avvocato preparato in materia. Quindi vi invito a inviare il ricorso a Codacons, da inoltrare entro il 15 aprile.

Flat tax: Milena Gabanelli


Flat tax di Milena Gabanelli

Si riporta dal Corriere della Sera l’inchiesta sulla flat tax Di seguito quanto scritto su facebook da Milena Gabanelli “ #DirettaFacebook 📲
FLAT TAX: chi ci guadagna veramente dalla nuova tassazione delle Partite Iva? Non quelle con redditi più bassi, che col regime dei minimi erano invece più agevolate. La riforma sembra invece premiare chi già se la passa bene. Milena Gabanelli e Rita Querzé del
Corriere della Sera ne discuteranno con Alessandro Santoro, docente di Scienza delle Finanze alla Bicocca: scrivete pure qui domande e considerazioni da affrontare durante la diretta.
Qui l’inchiesta #Dataroom 👇 “

TAV sì e no. Sono emerse le contrarietà nel governo giallo verde.

TAV sì e no. Sono emerse le contrarietà nel governo giallo verde.

La stampa non si limita a questo e pubblica delle contraddizioni con riferimento all’ing. Ponti che sostenne tav no davanti al parlamento, di contro appartenenti al suo studio di cui è presidente e fondatore sottoscrivono la validità del progetto a livello europeo.

Anche il presidente Conte che sembra schierarsi a favore del m5s girando i cantieri italiani, mentre lo stesso Conte prevede di sottoscrivere un accordo quadro per la via della seta con la Cina.

Il Prof. Conte in relazione alla TAV vada a riconsiderare quanto l’ambasciatore, italiano più vicino alla Cina, ha detto in merito alla via della seta.

Onestà, onestà, onestà, risultata ipocrisia politica.

Chi furon li maggior tuoi?

https://www.iene.mediaset.it/video/renzi-tiziano-matteo-abusivismo-lavoro-nero-di-maio-padre-babbo-filippo-roma_266490.shtml

https://www.lettera43.it/it/video/luigi-dimaio-leiene/34185/

https://www.lasicilia.it/video/video-dalla-rete/218171/lavoratori-in-nero-il-m5s-e-il-vizietto-dei-papa-illustri-le-iene-colgono-in-fallo-anche-di-battista-senior-e-alessandro-sbotta-di-brutto-in-un-video.html

https://www.iene.mediaset.it/2018/news/colf-nero-di-battista-m5s-roberto-fico-iene_108366.shtm

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Onestà significa osservanza di tutte le leggi e non solo, ma emanare le leggi in modo che sia difficile aggirarle ai così chiamati bonariamente furbetti ma che chiamati col loro appellativo sono dei disonesti. Ecco il richiamo ipocrita all’onestà. E’ stato accennato alla legge che Di Maio sta cercando di mettere a punto per il reddito di cittadinanza contro i cosiddetti furbetti pena sanzioni per legge penali. Per le infrazioni legislative a chi contravviene alla legge sono già previste delle sanzioni che sono ignorate.

Soluzione è la prevenzione, come per le malattie prevenire è meglio che curare, ovvero il pagamento in moneta elettronica, utilizzabile per il reddito di cittadinanza, e perché solo per questo rapporto e non estenderla a tutte le altre transazioni per controbattere l’evasione dell‘IVA, il lavoro in nero, gli appalti. Questo sarebbe il segnale che questo governo ha imboccato il cambiamento, la premessa alle promesse verso l’onestà.