Il presidente Mattarella gode di stima fra i cittadini tanto che le sue parole non sono mai ignorate dai politici sia al governo sia all’opposizione.
In merito all’evasione ha parole come indecente e che sfrutta quello che gli altri pagano.
In questi giorni ci sono da prendere decisioni su alcune modifiche al MES. In merito al debito pubblico questo è considerato indirettamente nel caso di eventuale default finanziario dello Stato italiano in forza del quale col ricorso al MES lo Stato si vedrebbe costretto ad essere governato da condizioni gravose poste dall’Europa.
Di fronte a questa prospettiva da parte dei politici nessun accenno a come ridurre il debito e al modo in cui poter rendere sovrano questo debito, liberandolo dallo Spread, soprattutto dalle sue oscillazioni e dai tassi, che man mano che si rinnovano le trance dei debiti scaduti, sono stabiliti dagli stessi acquirenti.
La rissa in parlamento per il pacchetto salva stati probabilmente non ci sarebbe stata se l’Italia non fosse un paese a rischio. Il debito ormai è stato fatto e pagarne gli interessi annuali costa più di due finanziarie da trenta miliardi e la sua tendenza continua ad aumentare se i finanziamenti statali continueranno ad essere in deficit. Cosa che potrebbe essere eliminata, stante il pagamento degli interessi, se lo Stato entrasse in possesso di solo un terzo delle evasioni stimate in cento miliardi annui.
Il muro, simbolo esterno della guerra fredda, non divideva solo i due stati di Germania ma anche i loro rispettivi alleati. Il muro durato per 28 anni aveva una lunghezza di 1400 km – pari alla distanza stradale tra Brennero e Reggi Calabria -. Per il tentativo di superarlo si ha notizia che 140 persone vi abbiano perso la vita. La storia del muro è ben sintetizzata al sito, nell’altro sito quella di Berlino di ieri ed oggi.
La caduta del muro coincide con la fine del regime comunista in URSS e negli stati ad essa alleati.
I primi collegamenti ed a seguire sulla rete di internet sono in attività da 50 anni esatti. I primi furono quelli militari con arpanet progenitore di internet. Quelli civili dovettero aspettare ancora venti anni. E’ importante tornare alle radici quando il primo calcolatore aveva le valvole termo ioniche: l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Calculator), con le istruzioni a bit ( 0 e 1 ). Seguì l’elaboratore IBM della serie 360 realizzato con la tecnologia dei transistori, i cui calcoli avevano consentito il viaggio dalla terra alla luna e ritorno. Seguì il primo computer da tavolo della fabbrica italiana Olivetti, poi iniziò in serie la ibm con lo 8086 e sempre più compattati e veloci fino ad oggi con velocissimi notebook ed infine gli smartphone, oggi diffusissimi.
Mi duole apprendere che in questo giorno, ed esprimo tutto il mio rammarico, con il mezzo di internet sono apparsi post con insulti di evidente stampo nazifascista alla senatrice Liliana Segre, E’ difficile condividere questi sproloqui. Dovrebbero essere individuate le persone al fine di essere condannate per offesa al Presidente della Repubblica, perché ebbe a nominare la Sig.ra Segre senatrice a vita.
Questi fatti sono inquietanti anche perché costituiscono la parte emergente di un vero e proprio iceberg di questa destra a cui gli elettori vogliono affidare le soluzioni della nostra disastrata economia statale, senza preoccuparsi della ingente evasione fiscale e strombazzando una riduzione fiscale, ignorando i trenta o quaranta miliardi, a seconda dello spread, di interessi da pagare agli investitori sul nostro debito pubblico che supera i 2.400 miliardi.
Pena la minaccia del mancato sostegno al DEF da parte del m5s Conte ha dovuto accettare le grida manzoniane di pene più severe ai grandi evasori. Così descrive Manzoni riguardo alle grida simili agli odierni decreti legge, poiché questi operano come nel caso di Renzo quando dovette lasciare il ducato di Milano sotto altro nome per sfuggire alla pena di morte. Gli evasori oggi per rimanere anonimi hanno addirittura i paradisi fiscali ove rifugiarsi. Rimane il dubbio di quali pene erogare a coloro che non rientrano fra i grandi evasori ma pur essendo evasori totali sono degli sconosciuti al fisco.
Questi sono oggi gli evasori italiani e per dar loro la caccia non è sufficiente dare in pasto dati sulla fatturazione ai capaci server dell’Agenzia delle entrate se non ci sono persone per chiedere a questi i report con l’incrocio dei dati con le banche. La Guardia di finanza i controlli li effettua in questa ottica per appena sull’1% delle partite Iva.
Servirebbero proprio in questo ambito dei navigatori per incrociare i dati relativi all’Iva e relativi pagamenti elettronici, per dare la caccia agli evasori con la incombenza di iniziare in modo conciliativo il recupero di quanto evaso o procedere a sanare gli eventuali errori.
Perché non prendere l’iniziativa di dirottare all’Agenzia delle Entrate quelli che non hanno trovato lavoro alcuno per il reddito di cittadinanza, in quanto il lavoro non c’è? Gli eventuali evasori o tentati tali sarebbero scoraggiati ad evadere . Questa organizzazione predisposta ad operare un controllo servirebbe a ridurre in modo drastico questa delittuosa attività di sottrarsi al pagamento del dovuto allo Stato. Questi navigatori avrebbero sostanzialmente solo da verificare la regolarità delle transazioni in modo da rendere la legge, anche quella tributaria, uguale per tutti, così come accade a coloro i quali hanno il sostituto di imposta. L’inasprimento della pena del carcere non avrebbe la stessa efficacia perché potrebbe essere assegnato loro solo dopo il terzo grado di giudizio salvo possibile prescrizione. Altre soluzioni a valore preventivo possono essere orientate ad operazioni che mettano in conflitto di interesse coloro i quali emettono la fattura e coloro i quali la debbono pagare. Questo a valere sia per grandi che per i piccoli operatori. Perché i grandi sono poco numerosi però manovrano grandi cifre, mentre i piccoli sono un numero grandissimo ed operando con maggiore frequenza assommano pure loro cifre considerevoli. Tuttavia per attivare queste procedure, nonché avere una efficace prevenzione, occorre in ogni caso la quasi completa sostituzione del denaro circolante con la moneta elettronica. Le opposizioni a questa procedura sono in maniera ipocrita avanzate dalla destra. La quale quando era il governo, alle persone in grave disagio economico e chiaramente non abituate a gestire i pos, assegnò delle social card elettroniche, ricaricabili mensilmente con le quali fare la spesa. Certamente questi cittadini dovettero adeguarsi a questo se volevano fare le compere che consentivano loro la sopravvivenza. Tutto questo indipendentemente se queste persone fossero state in grado di utilizzarla.
Un Matteo tira l’altro Matteo.
Matteo Salvini ha staccato la spina al primo governo Conte. Nell’ambito di quel governo, ogni giorno spingeva per la flat tax e l’autonomia regionale, grazie ai risultati alle elezioni europee nelle quali aveva raggiunto il 34% dei consensi, sovvertendo i consensi popolari della precedente consultazione elettorale perché il m5s era sceso dal 33 al 20%.
Considerato questo fatto l’8 agosto 2019 Matteo Salvini mette in minoranza il goveno per andare alle elezioni ed accreditarsi al governo come uomo solo al comando.
Però non ricordava quanto Machiavelli aveva insegnato grazie al principio: ” il fine giustifica i mezzi” .
Di questo se ne è appropriato l’altro Matteo Renzi che con mossa spregiudicata ha preso accordi con Di Maio suo competitore politico che al motto di ” onestà, onestà” gli aveva tolto buona parte dei consensi del 40% ottenuti alle elezioni europee, in virtù delle quali Matteo Renzi ottenne sia la segreteria del PD sia la poltrona di capo del governo. Il referendum costituzionale per abolire il senato fu perso da Matteo Renzi non tanto perché non fosse una riforma errata, quanto perché Renzi, in qualità di uomo solo al comando, la riforma job acts docet, avrebbe avuto mano libera per intraprendere altre riforme impopolari.
Renzi con il m5s è riuscito a coinvolgere il PD dal quale è poco dopo uscito fondando un nuovo partito ” Italia viva”. Il fatto che non lo avesse fatto scaturire dal meeting della Leopolda, che si sarebbe tenuto la prossima settimana, dimostra che non ha abbandonato di essere un uomo solo al comando. Alla Leopolda ha lasciato il compito di avanzare idee e proposte, già peraltro da lui stesso anticipate, quale di richiedere al governo il ripensamento su quota 100, adducendo che la spesa di 20 miliardi sarebbe spalmata solo su 100.000 persone già peraltro prossime alla pensione e invocando più soldi alle famiglie.
Il primo Matteo Salvini intanto è succeduto a Berlusconi alla guida del centro destra, rinunciando al momento di essere l’uomo solo al comando.
Nel frattempo è stata approvata la legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. Dovrà essere ridisegnata la legge elettorale per ripartire i seggi. A questo punto resta ancora da approvare la vera e propria legge elettorale con oggi il PD e gli altri partiti di sinistra a favore della proporzionale, mentre le destre sono per dare un premio alle coalizioni, ovvero favorevoli al maggioritario.
Non faccio alcun collegamento perché quanto sopra sono delle mie considerazioni personali.
Manovra articolata su due punti cardine con 23 miliardi destinati a fermare gli aumenti dell’iva e il finanziamento del deficit coperto da 7 miliardi e mezzo da entrate sull’evasione dell’iva, che si concreta in 108 miliardi di mancate entrate per lo stato. Finalmente! Siamo però agli intenti e già si moltiplicano i distinguo sulla modalità dell’uso generalizzato della moneta elettronica.
Questi dazi imposti ai prodotti U.E. derivano dagli accordi di Aquisgrana franco tedeschi con finanziamenti europei al costruttore francese degli Airbus, accertati dal WTO in 7,5 miliardi Anche gli USA hanno finanziato la loro concorrente Boeing ma gli esiti del ricorso europeo al WTO non si avranno prima di maggio del 2020. A seguito di questo acceratamento l’Europa potrà contrapporre dazi a prodotti americani. In questa disputa occorre notare che i dazi usa a prosciutti e formaggi sono stimati per una perdita di circa circa 1 miliardo di euro per le esportazioni italiane.
Questo miliardo l’Italia potrebbe richiederlo a favore di investimenti strutturali come viabilità ferroviaria al mezzogiorno e non solo, investimenti che si colorano di verde.
Quindi siamo al MEF “documento di economia e finanza” e quindi l’IVA in primo piano. A parte il finanziamento dei 23 mila miliardi per azzerare il ravvedimento dell’aumento rimangono da recuperare 7 miliardi e mezzo di evasione sui certificati 36.000. Questo è possibile tenuto conto della diffusione dei POS in Italia
Quindi si tratta di recuperarne solo la quinta parte. Per il recupero dell’IVA vicina al 100% sarebbe la possibilità non tanto remota per l’informatizzazione dell’agenzia delle entrate tramite il codice fiscale. Quindi se tutti i cittadini, una volta tutti iscritti all’agenzia fiscale, potrebbero detrarre una cifra congrua dell’IVA, come la 100% per idraulico elettricista e visite mediche specialisti che a scendere percentuali inferiori per le spese quotidiane alimentari e non solo, ecc.
Mi chiamo Antonello Cini, le scrivo perché sono stato favorevole alla sua iniziativa in favore dello stile di vita europeo. Sono nativo di Siena ove abbiamo 17 contrade, rioni territoriali, e da quando viene corso il Palio i giovani sono educati allo stile di vita senese, basato essenzialmente sulla solidarietà.
Alle ultime elezioni europee, sempre la Lega ha raddoppiato la percentuale raggiungendo il 34%, su circa il 57% dei votanti, tenuto conto del 43% degli astenuti. Quindi una aspettativa maggiore di fiducia al mutamento da parte della politica europea nei confronti di quella italiana.
Per un periodo Salvini con la lega ha partecipato con il m5s al primo governo Conte.
Il sovranismo ha avuto successo perché ha individuato negli emigranti coloro con i quali dover condividere quello che la politica ci ha sempre meno messo a disposizione come SSN, posti agli asili nido, lavoro ai giovani, ecc
In pratica ha fatto leva sugli emigranti come causa del peggioramento dello stile di vita attuale.
Non si comprende come, stante una cosi diffusa introduzione di controlli, con addirittura dello scorporo e della modalità rilevabili dallo scontrino rilasciato dietro il pagamento di un caffè consumato al bar, per la IVA si abbia una così elevata evasione
A fronte di queste tecnologie, non essendo la politica italiana in grado di trovare una contrapposizione di interessi fra produzione intermediazione e consumo di prodotti e servizi, si richiede a codesta commissione una direttiva che ponga in pratica con una unica modalità nella comunità europea di assicurare la riscossione del dovuto di imposte allo Stato. Questa è la premessa per ottenere uno stile di vita europeo.
Per avere uno stile di vita occorre eliminare queste mancanza di entrate nel bilancio dello stato, cosa assolutamente non percorribile con la flat tax che potrebbe una volta istituita non assicurare più i servizi da parte dello Stato con una ulteriore riduzione di uno stile di vita dei cittadini che hanno un reddito basso.
Sia durante la campagna elettorale, sia dopo le elezioni del 4 aprile 2018, lo spread era notevolmente aumentato fino a 290 punti tanto da far pensare che i mercati condizionassero i governi da approvare nel parlamento influenzando i risultati elettorali.
Lo spread non è altro che la misura della fiducia sulla politica governativa sugli investimenti sulla quale le agenzie di rating assegnano la valutazione fino al default con la conseguenza che i titoli sono considerati carta straccia, la Grecia ci è passata con tutte le tragiche conseguenze. Ciò perché il finanziamento è richiesto agli investitori finanziari in un mercato ove i tassi per i loro affari debbono subire delle oscillazioni in modo da acquistare e vendere e guadagnare sulle differenze di valore.
In
Italia chi si rivolge ad una banca deve tener conto dello spread
ovvero di un aggio aggiunto al tasso di interesse, inoltre i
risparmi investiti in BTP diminuiscono di valore. Come può un
imprenditore intraprendere una qualsiasi attività senza una
stabilizzazione dei tassi almeno nel medio periodo?
La politica della BCE è di stampare moneta per aumentare l’inflazione e stimolare gli investimenti, ma quando l’economia non cresce tale moneta non raggiunge l’economia reale, finanziamento alle imprese, ma si disperde nei rivoli delle attività finanziarie.
Occorre ritornare al circuito virtuoso che sia il risparmio a finanziare le imprese e togliere questa spada di Damocle dello spread, in modo da far ritornare la nostra economia competitiva nei confrnti di quelle francese e tedesca. Questa operazione non fu fatta dal governo Monti ed è quello che tutti i politici italiani debbono fare prima di andare alle elezioni.
Fino agli anni 80 i titoli del debito pubblico erano acquistati dagli investitori italiani per collocarci i loro risparmi. Gli italiani hanno risparmi notevoli e sarebbero ben lieti a ritornare a staccare le cedole degli interessi sui loro risparmi. Adesso solo una minima percentuale di titoli hanno le cedole per essere graditi dai risparmiatori. Coloro i quali comprano i titoli del debito italiano sono degli speculatori, che in funzione delle oscillazioni dello spread e quindi dei tassi comprano e vendono.
Lo stato italiano non può stabilire quanto dovrà sborsare per rinnovare il debito alla scadenza, con tutte le conseguenze per stabilire il DEF , o bilancio di previsione dello Stato.