La rissa in parlamento per il pacchetto salva stati probabilmente non ci sarebbe stata se l’Italia non fosse un paese a rischio. Il debito ormai è stato fatto e pagarne gli interessi annuali costa più di due finanziarie da trenta miliardi e la sua tendenza continua ad aumentare se i finanziamenti statali continueranno ad essere in deficit. Cosa che potrebbe essere eliminata, stante il pagamento degli interessi, se lo Stato entrasse in possesso di solo un terzo delle evasioni stimate in cento miliardi annui.
Manovra articolata su due punti cardine con 23 miliardi destinati a fermare gli aumenti dell’iva e il finanziamento del deficit coperto da 7 miliardi e mezzo da entrate sull’evasione dell’iva, che si concreta in 108 miliardi di mancate entrate per lo stato. Finalmente! Siamo però agli intenti e già si moltiplicano i distinguo sulla modalità dell’uso generalizzato della moneta elettronica.
Questi dazi imposti ai prodotti U.E. derivano dagli accordi di Aquisgrana franco tedeschi con finanziamenti europei al costruttore francese degli Airbus, accertati dal WTO in 7,5 miliardi Anche gli USA hanno finanziato la loro concorrente Boeing ma gli esiti del ricorso europeo al WTO non si avranno prima di maggio del 2020. A seguito di questo acceratamento l’Europa potrà contrapporre dazi a prodotti americani. In questa disputa occorre notare che i dazi usa a prosciutti e formaggi sono stimati per una perdita di circa circa 1 miliardo di euro per le esportazioni italiane.
Questo miliardo l’Italia potrebbe richiederlo a favore di investimenti strutturali come viabilità ferroviaria al mezzogiorno e non solo, investimenti che si colorano di verde.
Quindi siamo al MEF “documento di economia e finanza” e quindi l’IVA in primo piano. A parte il finanziamento dei 23 mila miliardi per azzerare il ravvedimento dell’aumento rimangono da recuperare 7 miliardi e mezzo di evasione sui certificati 36.000. Questo è possibile tenuto conto della diffusione dei POS in Italia
Quindi si tratta di recuperarne solo la quinta parte. Per il recupero dell’IVA vicina al 100% sarebbe la possibilità non tanto remota per l’informatizzazione dell’agenzia delle entrate tramite il codice fiscale. Quindi se tutti i cittadini, una volta tutti iscritti all’agenzia fiscale, potrebbero detrarre una cifra congrua dell’IVA, come la 100% per idraulico elettricista e visite mediche specialisti che a scendere percentuali inferiori per le spese quotidiane alimentari e non solo, ecc.
Mi chiamo Antonello Cini, le scrivo perché sono stato favorevole alla sua iniziativa in favore dello stile di vita europeo. Sono nativo di Siena ove abbiamo 17 contrade, rioni territoriali, e da quando viene corso il Palio i giovani sono educati allo stile di vita senese, basato essenzialmente sulla solidarietà.
Alle ultime elezioni europee, sempre la Lega ha raddoppiato la percentuale raggiungendo il 34%, su circa il 57% dei votanti, tenuto conto del 43% degli astenuti. Quindi una aspettativa maggiore di fiducia al mutamento da parte della politica europea nei confronti di quella italiana.
Per un periodo Salvini con la lega ha partecipato con il m5s al primo governo Conte.
Il sovranismo ha avuto successo perché ha individuato negli emigranti coloro con i quali dover condividere quello che la politica ci ha sempre meno messo a disposizione come SSN, posti agli asili nido, lavoro ai giovani, ecc
In pratica ha fatto leva sugli emigranti come causa del peggioramento dello stile di vita attuale.
Non si comprende come, stante una cosi diffusa introduzione di controlli, con addirittura dello scorporo e della modalità rilevabili dallo scontrino rilasciato dietro il pagamento di un caffè consumato al bar, per la IVA si abbia una così elevata evasione
A fronte di queste tecnologie, non essendo la politica italiana in grado di trovare una contrapposizione di interessi fra produzione intermediazione e consumo di prodotti e servizi, si richiede a codesta commissione una direttiva che ponga in pratica con una unica modalità nella comunità europea di assicurare la riscossione del dovuto di imposte allo Stato. Questa è la premessa per ottenere uno stile di vita europeo.
Per avere uno stile di vita occorre eliminare queste mancanza di entrate nel bilancio dello stato, cosa assolutamente non percorribile con la flat tax che potrebbe una volta istituita non assicurare più i servizi da parte dello Stato con una ulteriore riduzione di uno stile di vita dei cittadini che hanno un reddito basso.
Sia durante la campagna elettorale, sia dopo le elezioni del 4 aprile 2018, lo spread era notevolmente aumentato fino a 290 punti tanto da far pensare che i mercati condizionassero i governi da approvare nel parlamento influenzando i risultati elettorali.
Lo spread non è altro che la misura della fiducia sulla politica governativa sugli investimenti sulla quale le agenzie di rating assegnano la valutazione fino al default con la conseguenza che i titoli sono considerati carta straccia, la Grecia ci è passata con tutte le tragiche conseguenze. Ciò perché il finanziamento è richiesto agli investitori finanziari in un mercato ove i tassi per i loro affari debbono subire delle oscillazioni in modo da acquistare e vendere e guadagnare sulle differenze di valore.
In
Italia chi si rivolge ad una banca deve tener conto dello spread
ovvero di un aggio aggiunto al tasso di interesse, inoltre i
risparmi investiti in BTP diminuiscono di valore. Come può un
imprenditore intraprendere una qualsiasi attività senza una
stabilizzazione dei tassi almeno nel medio periodo?
La politica della BCE è di stampare moneta per aumentare l’inflazione e stimolare gli investimenti, ma quando l’economia non cresce tale moneta non raggiunge l’economia reale, finanziamento alle imprese, ma si disperde nei rivoli delle attività finanziarie.
Occorre ritornare al circuito virtuoso che sia il risparmio a finanziare le imprese e togliere questa spada di Damocle dello spread, in modo da far ritornare la nostra economia competitiva nei confrnti di quelle francese e tedesca. Questa operazione non fu fatta dal governo Monti ed è quello che tutti i politici italiani debbono fare prima di andare alle elezioni.
Fino agli anni 80 i titoli del debito pubblico erano acquistati dagli investitori italiani per collocarci i loro risparmi. Gli italiani hanno risparmi notevoli e sarebbero ben lieti a ritornare a staccare le cedole degli interessi sui loro risparmi. Adesso solo una minima percentuale di titoli hanno le cedole per essere graditi dai risparmiatori. Coloro i quali comprano i titoli del debito italiano sono degli speculatori, che in funzione delle oscillazioni dello spread e quindi dei tassi comprano e vendono.
Lo stato italiano non può stabilire quanto dovrà sborsare per rinnovare il debito alla scadenza, con tutte le conseguenze per stabilire il DEF , o bilancio di previsione dello Stato.
….omissis. “In particolare, le Fiamme Gialle senesi, nell’ambito dell’attività d’istituto volta al contrasto del sommerso d’azienda nel settore dell’edilizia, grazie all’efficace attività d’intelligence, hanno scoperto nel capoluogo senese un costruttore edile che per gli anni d’imposta dal 2014 al 2016 ha emesso fatture per operazioni inesistenti per importi rilevanti nei confronti di altro imprenditore residente nel grossetano, che hanno consentito ad entrambi di beneficiare in tal modo di indebiti vantaggi fiscali. L’individuazione dell’operazione anomala è stata resa possibile dall’efficace dispositivo di controllo economico del territorio approntato e dall’indispensabile analisi di rischio condotta dai militari con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo. In particolare si è proceduto a riscontrare le risultanze contabili della ditta senese con i documenti acquisiti dal costruttore grossetano, destinatario delle fatture false nonché le movimentazioni di conto corrente. I dati così desunti sono stati incrociati con quelli estrapolati dagli applicativi informatici in uso alla Guardia di Finanza, consentendo di ricostruire l’importo totale delle fatture per operazioni inesistenti emesse che è risultato ammontare a circa 2.000.000 euro in poco più di due anni.” Omissis….
Lei ministro Tria, voluto nel governo dal Presidente della Repubblica, ha il dovere di introdurre questi controlli a livello dell’Agenzia delle entrate sotto la sua giurisdizione. Perché due pesi e due misure per l’incrocio dei dati, pagamenti, fra guardia di finanza ed agenzia delle entrate? Questa incoerenza sig. ministro Tria la deve risolvere Lei.
L’aumento dell’iva, afferma lei, deve avere una soluzione politica. Niente di vero, è lei che deve equiparare i controlli della agenzia delle entrate inserendo la tracciabilità dei pagamenti moneta emettronica a quelli effettuati guardia di finanza a quelli effettuati con riscontri nei conti correnti bancari.
Peccato che ai giornali non interessa la soluzione al problema dell’evasione dell’iva. L’iva pagata allo Stato è la differenza fra quella riscossa e calcolata sui ricavi e l’iva pagata sui costi e quindi questa differenza stabilisce il reddito perseguito da ogni attività. Senza il reddito dovuto sia ad evasione sia ad elusione non si pagano le altre imposte, che viceversa pagano al centesimo i dipendenti e pensionati ai quali le imposte sono direttamente introitate dal sostituto di imposta.
Se alla fatturazione elettronica fosse stato dato seguito con la riscossione pure elettronica, all’agenzia delle entrate sarebbe di fatto e di diritto affidato l’incarico di sostituto di imposta.
Ministro Prof. Tria “Che fa il nesci, Eccellenza?” E’ nell’ambito delle sue prerogative recuperare l’evasione dell’iva con i pagamenti tracciabili in moneta elettronica della già in vigore fatturazione elettronica.
Mentre la pressione fiscale si mantiene al 42%. L’occupazione giovanile è ferma al 33%, quindi solo uno su tre dei giovani lavora. Mentre anche il lavoro legato a latte, grano, olio, pomodori come il pachino non trova una politica che ne riconosca la remunerazione dei costi di lavorazione in forza di una particolare produzione di nicchia legata a DOP, IGP, STG.
Il governo gialloverde nel suo contratto ha ignorato l’evasione dell’IVA e pertanto è inutile sperare in una diminuzione dei 36.000 miliardi evasi riscontrati dall’Europa nel 2016; rimarranno invariati, anzi aumenteranno con la introduzione della e-fattura senza aver imposto i pagamenti a mezzo moneta elettronica.
Lo sconto del 22% se l’acquirente paga senza IVA è un fatto sempre allettante, fino a quando non si compensa il consumatore. Meglio accontentarsi di ciò che si ha, seppure poco, che rischiare per qualcosa di molto più grande e difficilmente raggiungibile. L’uovo oggi è certo la gallina domani non esiste perché al consumatore non è previsto alcuno sconto. Per chi ristruttura l’appartamento e per spese di efficienza energetica con pagamenti tracciabili nei 740 e 730 sono previsti dei rimborsi. Quindi non si tratterebbe di aggiungere nuove procedure, ma solo di estendere la procedura orgizzandola con appropriate riduzioni che rendano equa la richiesta della fattura, cosa che oggi non è prevista.
Onestà significa osservanza di tutte le leggi e non solo, ma emanare le leggi in modo che sia difficile aggirarle ai così chiamati bonariamente furbetti ma che chiamati col loro appellativo sono dei disonesti. Ecco il richiamo ipocrita all’onestà. E’ stato accennato alla legge che Di Maio sta cercando di mettere a punto per il reddito di cittadinanza contro i cosiddetti furbetti pena sanzioni per legge penali. Per le infrazioni legislative a chi contravviene alla legge sono già previste delle sanzioni che sono ignorate.
Soluzione è la prevenzione, come per le malattie prevenire è meglio che curare, ovvero il pagamento in moneta elettronica, utilizzabile per il reddito di cittadinanza, e perché solo per questo rapporto e non estenderla a tutte le altre transazioni per controbattere l’evasione dell‘IVA, il lavoro in nero, gli appalti. Questo sarebbe il segnale che questo governo ha imboccato il cambiamento, la premessa alle promesse verso l’onestà.