Presidente Mattarella: Evasione fiscale. Legame al MES e debito pubblico.

Il presidente Mattarella gode di stima fra i cittadini tanto che le sue parole non sono mai ignorate dai politici sia al governo sia all’opposizione.
In merito all’evasione ha parole come indecente e che sfrutta quello che gli altri pagano.

In questi giorni ci sono da prendere decisioni su alcune modifiche al MES. In merito al debito pubblico questo è considerato indirettamente nel caso di eventuale default finanziario dello Stato italiano in forza del quale col ricorso al MES lo Stato si vedrebbe costretto ad essere governato da condizioni gravose poste dall’Europa.
Di fronte a questa prospettiva da parte dei politici nessun accenno a come ridurre il debito e al modo in cui poter rendere sovrano questo debito, liberandolo dallo Spread, soprattutto dalle sue oscillazioni e dai tassi, che man mano che si rinnovano le trance dei debiti scaduti, sono stabiliti dagli stessi acquirenti.

Def per bilancio 2020

Il governo, con il consiglio dei ministri solo al mattino, ha approvato, salvo intese, il def per la manovra finanziaria del bilancio 2020. Data l’inusitata procedura ora, oltre alle opposizioni, anche i partiti e movimenti facenti parte del governo chiedono cambiamenti.

Manovra articolata su due punti cardine con 23 miliardi destinati a fermare gli aumenti dell’iva e il finanziamento del deficit coperto da 7 miliardi e mezzo da entrate sull’evasione dell’iva, che si concreta in 108 miliardi di mancate entrate per lo stato. Finalmente! Siamo però agli intenti e già si moltiplicano i distinguo sulla modalità dell’uso generalizzato della moneta elettronica.

Interessante l’inchiesta del giornale Repubblica per le cifre relative agli evasori

Pensionati defraudati di due miliardi e mezzo. Evasione fiscale ignorata dal governo giallo verde nella finanziaria 2019.

La moneta elettronica è lo strumento anti evasioneIVA ed anticorruzione.

Finalmente un’inchiesta della carta stampata sull’evasione fiscale. Si spera che nei talk show televisivi sia al più presto argomento dei dibattiti. Questo non tanto per rimuovere il programma governativo che ignora l’evasione fiscale, ma per informare i cittadini che presto saranno chiamati alle urne .

Ecco perché quanto affermato, con l’allusione all’avaro di Moliere fatta dal presidente Conte per i pochi euro tolti ai pensionati, risulta intriso di ipocrisia, a fronte del non considerare ladri dello Stato gli evasori.

Si deve precisare che non tutti i pensionati protestarono, non lo fecero quelli iscritti ai sindacati perché questi sostenevano il governo Renzi.

Tuttavia il Sig. Presidente del Consiglio, come grande avvocato, potrebbe documentarsi che i pensionati quando sono stati colpiti per i mancati adeguamenti istat si sono sempre rivolti all’autorità giudiziaria e questa ha rivolto quesiti alla Corte Costituzionale in passato e lo farà ancora in futuro perché i pochi euro mancanti alla fine del mese non ci consentono di fare la spesa quotidiana. Capito mi hai?

Pensionati italiani se siamo veramente rimasti indignati per il bloccablocco triennale all’aumento della indicizzazione istat del governo Conte fa­cciamo come gli spagnoli, scendiamo in piazza prima di ricorrere all’autorità giudiziaria.