TAV sì e no. Sono emerse le contrarietà nel governo giallo verde.

TAV sì e no. Sono emerse le contrarietà nel governo giallo verde.

La stampa non si limita a questo e pubblica delle contraddizioni con riferimento all’ing. Ponti che sostenne tav no davanti al parlamento, di contro appartenenti al suo studio di cui è presidente e fondatore sottoscrivono la validità del progetto a livello europeo.

Anche il presidente Conte che sembra schierarsi a favore del m5s girando i cantieri italiani, mentre lo stesso Conte prevede di sottoscrivere un accordo quadro per la via della seta con la Cina.

Il Prof. Conte in relazione alla TAV vada a riconsiderare quanto l’ambasciatore, italiano più vicino alla Cina, ha detto in merito alla via della seta.

TAV sì Tav no – La risposta dalla Svizzera

Tav si tav no questo è il problema. Corteo no Tav a Torino, ricevimento delle attività produttive dal presidente del consiglio. A questo punto ascoltiamo la Svizzera, che di ferrovie se ne intende.

Beppe Grillo equipara la velocità dei treni con tecnologia pendolino alla alta velocità a 270 km orari; però ha omesso  di dire che la tecnica pendolino era applicata ai soli treni viaggiatori di materiale leggero, non ad altri treni viaggiatori e nemmeno ai treni merci che oggi necessitano di trainare 2000 ton. così come arrivano a Modane, carri che proseguono per l’Italia con due treni di circa 900 ton. mentre 4 carri che non possono più continuare a treno completo. Naturalmente sono sempre due treni più quattro carri da trasportare a Modane da dove avanzano sulle ferrovie francesi con un solo treno trainante 2000 ton.

Tav: Toninelli, lavori fermi finché non decido

Oggetto : ROMA. Tav: Toninelli, lavori fermi finché non decido

Sig. Ministro delle infrastrutture salve

La TAV è sinonimo di tracciato veloce per treni viaggiatori. Vorrei far presente i benefici che ne trarrebbe il traffico merci che oggi viaggia esclusivamente a treni completi per il cosiddetto terzo valico. Senza contare per i trasporti su strada con l’inquinamento di CO2 e polveri sottili per le quali l’Italia ha preso precisi impegni nell’accordo di Parigi per il 2030.

Quaranta anni orsono ho sperimentato, come dipendente F.S. avente contatti con la clientela del traffico merci a carro, il disagio per il trasporto merci a treni completi. Infatti dalla Francia arrivavano treni completi con carri il cui peso complessivo era attorno a 2.000 ton. Da Modane ad Alessandria smistamento partivano due treni completi di 860 ton. ciascuno, rimanendo fuori quattro carri che erano spediti a parte, creando difficoltà alla ditta destinataria toscana per la lavorazione dei prodotti importati. Naturalmente gli stessi valori come tonnellate rimorchiate, causa le pendenze, valgono tuttora per la tratta in senso inverso Alessandria smistamento Modane .

Oggi probabilmente tali trasporti a treno completo, senso Modane Alessandria smistamento, non avranno le stesse necessità di 40 anni fa. Tuttavia l’intera penisola italiana, per i suoi numerosi porti di attracco a navi portacontainer, il transito dei treni merci sul tale tratto di Tav potrebbe essere determinante e fondamentale soprattutto per i container provenienti dal terminal container di Gioa Tauro con trasporti destinati in Europa. In tale struttura possono attraccare portacontainer con 20.000 pezzi, in modo da far concorrenza a Rotterdam – Trasmissione Gioia Tauro di Report maggio 2018 – . Nel 2017 la nave portacontainer più grande del mondo con oltre 21.000 container proveniente dalla Cina, attraverso il canale di Suez, ha fatto scalo in Inghilterra.

Proprio la Cina con il progetto di globalizzazione – Via della seta – sembra aver scelto come hub europeo proprio Gioia Tauro. In questo contesto senza strutture ferroviarie italiane adeguate e che non si integrino con quelle europee, l’Italia corre il rischio di essere tagliata fuori.

Io non sono stato mai iscritto ad alcun partito, ma ho dato il mio voto al m5s proprio per la stima verso gli interventi elettorali del commercialista Dott. Toninelli, che spero, dopo un esame doveroso su quanto esposto sulla Tav, non prenda decisioni da farmi cambiare idea nei suoi riguardi. Con distinti saluti Antonello Cini

Ministro infrastrutture segreteria.ministro@pec.mit.gov.it

p.c. Presidente Consiglio presidente@pec.governo.it

p.c. Ministero degli interni ccasiip@pec.interno.it

p.c. Ministero del lavoro gabinettoministro@pec.lavoro.gov.it

p.c. Ministero del tesoro miglioramef@mef.gov.it

TAV quale ripensamento nel contratto governativo?

Quale ripensamento per la TAV nel contratto di governo?

Ilfatto quotidiano riporta nominativi di soloni universitari se vale la pena il trasporto merci dato che questo va su strada. Riporto dei fatti incontrovertibili e cioè accaduti a dei trasporti con carri carichi a Modane a treno completo diretti a Massa durante la metà degli anni 70 di circa 1800 ton.

Da Modane diretti ad Alessandria smistamento partivano due treni a rimorchio carri per 850 ton. Perché nelle tratte ferroviarie per qualsiasi motivo di interruzione linea il treno rimasto in linea poteva essere ricoverato a ritroso verso il tratto più acclivio. A Modane rimanevano 4 carri con lo stesso prodotto destinato alla stessa lavorazione alla ditta di Massa.

Al tempo per effettuare delle economie alcune stazioni della linea tirrenica erano state disabilitate nottetempo, cioè quando circolavano i treni merci, ed anche il personale viaggiante faceva delle economie non assicurando sempre il personale di scorta che avrebbe potuto scartare i 4 carri a Massa, i quali finivano a Pisa san Rossore. Per ovviare a questo io, che avevo fatto parte del personale viaggiante, mi informavo presso il Reparto personale viaggiante di quando ci sarebbe stata la scorta al treno. Comunicavo la notizia al capostazione di Alessandria smistamento che provvedeva a comandare la composizione del treno con i 4 carri destinati a Massa.

Oggi che per ferrovia il trasporto merci avviene solo a treno completo la TAV era la soluzione per avere una circolazione paritetica con la Francia che nel ricostruire le linee ferroviarie distrutte dalla guerra ebbe l’iniziativa di raddoppiarle e così a Modane arrivano quattro linee ferroviarie. Viceversa in Italia fu provveduto ai rattoppi e cioè ricostruendo solo tutto ciò che era stato distrutto.

Ebbene a me è stato insegnato che i giornali hanno il dovere di riportare sia i fatti che le opinioni e per quanto riguarda i giudizi sulla TAV avete riportato solo queste ultime, nonostante quanto affermato dai Prof.ri Baccelli e Foietta per quanto riguarda gli acclivi. L’architetto Plano afferma che vi è stato un boom di tonnellaggio merci trasportato a carro singolo, oggi i trasporti sono calati perché i treni merci sono solo a treno completo. L’ultimo interlocutore parla di priorità fra tutte le soluzioni dei miglioramenti su tutta la linea ferroviaria italiana rattoppata nel dopoguerra.

Infine la replica del prof. Baccelli sembra riportare l’attenzione su tale asse asse il 1/3 delle importazioni europee, con linea ferroviaria attuale antieconomica, con il 90% delle merci che viaggiano su strada, con percorrenze di 1000 km.

L’interlocutore che è contrario parla ancora delle priorità di investimenti sull’Italia ferroviaria e poi fra le righe afferma che lavora a Bruxelles per i camion, non rimane favorevole alle ferrovie senza tenere conto per la riduzione, contrariamente a Trump, per 2030 della CO2 e delle micro particelle nocive.

Non avendo a disposizione i dati del flusso turistico dalla Francia verso l’Italia si riportano i dati turistici nel contesto internazionale con il primato della Francia.

2. LA DESTINAZIONE ITALIA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE

Nell’arena della competizione internazionale si può osservare il posizionamento dell’Italia: secondo l’OMT, nella graduatoria 2015 delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate dal turismo straniero l’Italia si conferma al 5° posto per gli arrivi e al 7° posto per gli introiti.

Si consideri che nella tabella la Francia si classifica al primo posto, per essere visitata da oltre 80 milioni di stranieri annualmente. Un treno Tav sia pure alla velocità di 250 km orari tra Lione, cuore della Francia, e Torino, potrebbe essere il mezzo per non incrementare il turismo escursionistico, mordi e fuggi, ma quello individuale, familiare, in estrema sintesi stanziale. Perché non volere la Francia più vicina all’Italia?