Quale ripensamento per la TAV nel contratto di governo?
Ilfatto quotidiano riporta nominativi di soloni universitari se vale la pena il trasporto merci dato che questo va su strada. Riporto dei fatti incontrovertibili e cioè accaduti a dei trasporti con carri carichi a Modane a treno completo diretti a Massa durante la metà degli anni 70 di circa 1800 ton.
Da Modane diretti ad Alessandria smistamento partivano due treni a rimorchio carri per 850 ton. Perché nelle tratte ferroviarie per qualsiasi motivo di interruzione linea il treno rimasto in linea poteva essere ricoverato a ritroso verso il tratto più acclivio. A Modane rimanevano 4 carri con lo stesso prodotto destinato alla stessa lavorazione alla ditta di Massa.
Al tempo per effettuare delle economie alcune stazioni della linea tirrenica erano state disabilitate nottetempo, cioè quando circolavano i treni merci, ed anche il personale viaggiante faceva delle economie non assicurando sempre il personale di scorta che avrebbe potuto scartare i 4 carri a Massa, i quali finivano a Pisa san Rossore. Per ovviare a questo io, che avevo fatto parte del personale viaggiante, mi informavo presso il Reparto personale viaggiante di quando ci sarebbe stata la scorta al treno. Comunicavo la notizia al capostazione di Alessandria smistamento che provvedeva a comandare la composizione del treno con i 4 carri destinati a Massa.
Oggi che per ferrovia il trasporto merci avviene solo a treno completo la TAV era la soluzione per avere una circolazione paritetica con la Francia che nel ricostruire le linee ferroviarie distrutte dalla guerra ebbe l’iniziativa di raddoppiarle e così a Modane arrivano quattro linee ferroviarie. Viceversa in Italia fu provveduto ai rattoppi e cioè ricostruendo solo tutto ciò che era stato distrutto.
Ebbene a me è stato insegnato che i giornali hanno il dovere di riportare sia i fatti che le opinioni e per quanto riguarda i giudizi sulla TAV avete riportato solo queste ultime, nonostante quanto affermato dai Prof.ri Baccelli e Foietta per quanto riguarda gli acclivi. L’architetto Plano afferma che vi è stato un boom di tonnellaggio merci trasportato a carro singolo, oggi i trasporti sono calati perché i treni merci sono solo a treno completo. L’ultimo interlocutore parla di priorità fra tutte le soluzioni dei miglioramenti su tutta la linea ferroviaria italiana rattoppata nel dopoguerra.
Infine la replica del prof. Baccelli sembra riportare l’attenzione su tale asse asse il 1/3 delle importazioni europee, con linea ferroviaria attuale antieconomica, con il 90% delle merci che viaggiano su strada, con percorrenze di 1000 km.
L’interlocutore che è contrario parla ancora delle priorità di investimenti sull’Italia ferroviaria e poi fra le righe afferma che lavora a Bruxelles per i camion, non rimane favorevole alle ferrovie senza tenere conto per la riduzione, contrariamente a Trump, per 2030 della CO2 e delle micro particelle nocive.
Non avendo a disposizione i dati del flusso turistico dalla Francia verso l’Italia si riportano i dati turistici nel contesto internazionale con il primato della Francia.
2. LA DESTINAZIONE ITALIA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE
Nell’arena della competizione internazionale si può osservare il posizionamento dell’Italia: secondo l’OMT, nella graduatoria 2015 delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate dal turismo straniero l’Italia si conferma al 5° posto per gli arrivi e al 7° posto per gli introiti.
Si consideri che nella tabella la Francia si classifica al primo posto, per essere visitata da oltre 80 milioni di stranieri annualmente. Un treno Tav sia pure alla velocità di 250 km orari tra Lione, cuore della Francia, e Torino, potrebbe essere il mezzo per non incrementare il turismo escursionistico, mordi e fuggi, ma quello individuale, familiare, in estrema sintesi stanziale. Perché non volere la Francia più vicina all’Italia?