Ocse, patrimoniale in Italia per combattere le disuguaglianze: la soluzione lanciata dall'organizzazione internazionale per ridurre divario ricchezza. Mentre i nuovi parlamentari sono impegnati col Presidente della Repubblica per formare il nuovo governo spirano in Siria venti di guerra, la U.E. aspetta il piano finanziario, la OCSE avanza una proposta su una patrimoniale in Italia. Il Sole 24ore La repubblica Adnkronos Rimane inteso che quanto raccolto da questa tassa va totalmente diretto alla riduzione del debito.. Per quanto riguarda il finanziamento della spesa corrente, sempre da ridurre per quello che è inefficiente, deve essere prelevato dalle imposte. Occorre a questo punto una riforma radicale con la introduzione della fatturazione elettronica ed i pagamenti in moneta elettronica.
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La fabbrica dell’evasione fiscale
La fabbrica dell’evasione
02/03/2018 – 12:25
Appena veduta questa trasmissione ho cambiato idea e cioè di non aggiungere altro dopo il 28 febbraio.
Quindi subito mi sono collegato in rete per trovare il video “la fabbrica dell’evasione” ma al momento si trova solo il comunicato stampa che sopra ho già riportato e che però mi riprometto di aggiungere il video per essere preso in considerazione dagli eletti, quando riprenderò ad aggiungere scritti dopo le elezioni del 4 Marzo 2018.
Adesso in base a quanto da me veduto l’invito a voi elettori di non udice il richiamo della Flat tax e a fare come fece Ulisse per non ascoltare e farsi abbindolare dal canto ammaliatore e traditore.
Con le larghe intese Berlusconi Renzi con il governo di quest’ultimo il pagamento con moneta elettronica fu elevato da 999€ a 2999€ anziché abbassarlo a tutti i pagamenti con moneta cartacea, così ha avuto luogo il terreno fertile la fabbrica dell’evasione.
A questa situazione ha contribuito il gruppo Ala di Verdini , unite alle esperienze di Dott. Commercialista parlamentare Enrico Zanetti setto segretario del governo Renzi e non ha quello di Gentiloni che stava studiando l’opportunità dell’inserimento nella politica finanziaria la fatturazione elettronica , poi affossata rimandandone l’applicazione della stessa a partire del 2019.
I media hanno riportato il successo del ministro dell’economia Carlo Calenda per aver rimandato da chiusura Embraco a fine anno. Una considerazione Carlo Calenda non è un politico ma un tecnico nelel’organizzazione delle imprese. Perfetto sconusciuto fino a quando non ha occupato una poltrona è l’abbiamo visto agire per Taranto e Piombino .
Ora non possiamo immaginare cosa potrebbero fare per l’Italia i diciotto tecnici presentati per il governo m5s messi al posto giusto al momento giusto. Per andare a vedere il risultato vi invito mettervi in gioco votando ed avendo messo nel piatto e con il vostro voto e dall’incertezza passerete alla certezza di aver vinto la mano come al gioco del poker.
Le promesse elettorali aumentano il debito di miliardi
Come si fa ad ingannare gli elettori con tante promesse che alzerebbero il debito per decine di miliardi, Viceversa per recuperare gli astenuti occorrerebbe mostrare loro come diminuire il debito.
Ma questa strategia serve a portarsi al tavolo delle intese in posizioni di forza per poter cedere in a quelle promesse non accettate dal probabile governo di scopo, al quale poi sia i partiti, movimenti potrebbero dare la loro fiducia ed in caso di un accordo di poco superiore al 51% , allora il gioco sarebbe da ristringersi a chi minacciasse di fare il salto della quaglia o lo facesse quando su un provvedimento fosse richiesto il voto di fiducia. Quindi lo scenario è il ritorno al voto , ma per non perseverare in modo diabolico nell’errore che dalle votazioni con il rosatellum perché non uscirebbe un partito votato a governare. Occorrerà modificare il rosatellum per una legge a doppio turno. Tale riforma fu inserita nel referendum del 4 dicembre 2017, ma ci resta il dubbio che il no era verso Renzi per le riforme fatte ed il modo di contestarle a cominciare dal jobos act,, pensioni per i quali Renzi rinunciò a coinvolgere i sindacati.
DEBITO PUBBLICO E ORIENTAMENTO DEI POLITICI
Si legge sul Sole 24 ore di oggi 18_02_01 la intervista alla Bonino con la proposta del blocco della spesa per 5 anni al fine di riportare il debito pubblico sotto il 110%.
La Bonino è l’unica che si presenta a queste elezione con una proposta, non condivisibile perché, sarebbero sempre i soliti noti con la trattenuta dell’irpef da parte del sostituto di imposta a sostenere la spesa pubblica.
Alla trasmissione “di martedì” 30 gennaio 2018 sulla TV la 7 una indagine di Nando Pagnoncelli riportava i risultati degli elettori che secondo il 15% Di Maio ed 1l 14% Belusconi si sarebbero interessati a ridurre il debito pubblico, cosa che contrasta con l’iniziativa del reddito di cittadinanza e dell flat tax rispettivamente.
Sempre sulla 7 le previsioni di Nando Pagnoncelli su cosa pensano del 2018 gli italiani.